Avvicinandoci al reparto specializzato in surgelati di un supermercato, non cerchiamo più solamente buste di piselli, cuori di carciofo, pesce sfilettato o comunque cibi che necessitano di essere successivamente elaborati in cucina. Acquistiamo anche primi, secondi piatti e contorni già pronti da mettere a tavola in cinque minuti. Ma al momento dell’acquisto segui questi brevi consigli.
Fai attenzione all’etichetta che è la carta d’identità di ogni prodotto. Al di la delle informazioni obbligatorie per legge (nome del prodotto, nome del produttore e/o del distributore, quantità, data di scadenza, lotto di produzione, ecc.), concentra la tua attenzione sull’elenco degli ingredienti.
Per quanto riguarda i cibi pronti surgelati, infatti, è soprattutto la valutazione nutrizionale e salutistica di alcuni ingredienti che possono aiutarti a scegliere tra un prodotto e l’altro. L’ingrediente critico sono i grassi. La presenza di margarina o grassi idrogenati, ad esempio, compromette pesantemente la qualità del prodotto. E’ noto da tempo che il consumo di questi grassi è importante concausa delle malattie cardiovascolari. Anche la presenza di oli di semi non è un indice di grande qualità. Infatti, essi sono assai ricchi di acidi insaturi, molto sensibili agli effetti ossidanti provocati dalle temperature elevate. Per questo motivo gli oli di semi andrebbero consumati esclusivamente a crudo.
Preferisci, (anche se non sono molto diffusi) i prodotti preparati con olio extravergine di oliva come unico grasso di condimento. Diffida degli aromi (soprattutto se non viene espressamente dichiarata l’origine naturale) e dei coloranti aggiunti, raramente indicati con il nome, ma piuttosto con una sigla compresa tra E100 e E199. Se Scorrendo l’elenco degli ingredienti, leggi la presenza di glutammato di sodio, (a volte indicato con la sigla europea E621) si tratta di un additivo che esalta la percezione dei sapori, ma, non è necessario se sono impiegati ingredienti di prima scelta.
Controlla che sul banco frigorifero sia visibile un termometro che indichi una temperatura non superiore ai -18°C. Se gli imballaggi sono vistosamente coperti di brina o di ghiaccio in scaglie è quasi certo che la “catena del ghiaccio”, cioè la corretta conservazione dei prodoti in frigorifero si è interrotta per un pò di tempo, con pericolo di contaminazione batterica o di alterazione organolettica.
Scegli prodotti per i quali viene indicata come appropriata una cottura (nel forno a microonde, in una pentola antiaderente o in forno) senza aggiunta di ulteriori grassi. Durante il tragitto tra il supermercato e la tua abitazione conserva i surgelati in un contenitore termico: (come quelli utilizzati in campeggio o per il picnic) la loro efficienza è molto buona e garantisce il mantenimento di basse temperature per qualche ora.