Crisi economica e rispetto dell’ambiente ci portano ad avere a cuore sempre di più il bisogno di risparmiare energia. Ridurre i consumi energetici fa bene al portafoglio e non solo: per ogni kWh di energia non consumata si riduce l’emissione di 0,7 kg di anidride carbonica.
Sul consumo energetico totale, l’illuminazione ha un peso pari al 12%. Ridurre questo valore è possibile grazie a vari accorgimenti, primo fra tutti l’adozione di lampadine ad alta efficienza energetica. Sono lampadine fluorescenti che riducono notevolmente i consumi, fino anche al 75% rispetto alle ormai vecchie lampadine alogene o a incandescenza. Queste, infatti, sono state tolte dal commercio a partire dal primo gennaio 2011.
Le nuove lampadine ad alta efficienza energetica hanno, inoltre, una durata superiore, cosa che compensa il loro costo iniziale leggermente superiore a quelle tradizionali. Per fare un paragone, la durata media di una lampadina alogena è di 1500 ore e solo il 7% dell’energia consumata è restituita sotto forma di luce, perché il resto è disperso sotto forma di calore.
Una lampadina a fluorescenza dura in media dalle 5 alle 10 mila ore e ha una dispersione di energia non trasformata in luce che è minima.
Quando si va ad acquistare una lampadina, sulla confezione deve essere presente l’Etichetta energetica europea, la classe di efficienza e i consumi energetici standard. Forse non tutti sanno che esistono ben sette classi di efficienza energetica distinte da una lettera progressiva che parte dalla G che indica maggiori consumi a fronte di una minore resa energetica alla A che individua la classe a cui corrisponde una migliore efficienza energetica per consumo minore.
Oltre alle lampadine, anche la scelta del lampadario può influenzare il risparmio energetico. Sono da preferire lampadari che possiedono l’attacco per una sola lampadina piuttosto che quelli multi lampada, perché ad esempio una sola lampadina da 100 Watt illumina come quattro lampadine da 25 Watt, ma consuma la metà dell’energia.
Una piccola, ma indispensabile accortezza che riguarda le lampadine a fluorescenza è quella di smaltirle, una volta non siano più utilizzabili, presso le apposite isole ecologiche, ovvero dei centri di raccolta per questi prodotti che contengono materiali inquinanti per l’ambiente e per questo non possono essere gettate come un normale rifiuto.
Un’altra tipologia di lampadine che permettono di risparmiare in modo considerevole l’energia sono le lampadine a LED (Light Emitting Diode), di più recente invenzione e che consentono un risparmio energetico fino al 92% rispetto alle lampadine alogene.
Del resto, anche se questi nuovi prodotti ci aiutano a risparmiare, il miglior modo per ridurre i consumi è quello di imparare le buone abitudini come quella di spegnere sempre la luce ogni volta che si esce da una stanza.
Nell’ambito delle luci, anche quei piccoli puntini rossi che segnalano una apparecchiatura informatica in standby consumano energia. Lo standby è una funzione che apparentemente spegne un dispositivo, ma rende possibile la sua riaccensione immediatamente.
Sembra una sciocchezza, ma se si evita lo standby, in un anno si arriva a risparmiare circa 70 euro. Questo vale per tutti gli apparecchi dotati di questo sistema.